La Calabria è la seconda regione in Italia con la maggiore estensione di coltivazioni biologiche, ed è proprio per questo che nella trascorsa legislatura ho lavorato, insieme ai colleghi della Commissione Agricoltura, per approvare per la prima volta in Italia, una mia proposta di legge che reca disposizioni per la tutela, lo sviluppo e la competitività della produzione agricola, agroalimentare e dell'acquacoltura con metodo biologico.
Adesso il Ministero ha emanato uno dei relativi decreti attuativi, e sarà possibile per le aziende utilizzare il Fondo per l’Agricoltura Biologica pari a 25 milioni al fine di favorire forme aggregative e partecipative nei rapporti tra i differenti soggetti delle filiere biologiche implementando la transizione ecologica del comparto, lo sviluppo, la collaborazione e l'integrazione fra i soggetti della filiera, stimolare le relazioni di mercato e garantire ricadute positive sulla produzione agricola di prossimità e sull'economia del territorio.
Potranno essere finanziati sia progetti nazionali, promossi dalle filiere e dalle associazioni biologiche, sia progetti favoriti dai distretti biologici in ambito locale.
Questi sono strumenti preziosi al servizio delle nostre aziende agricole, mi auguro che si possano cogliere queste opportunità per rafforzare ancor di più un settore già trainante in Calabria e valorizzare al meglio il comparto agroalimentare italiano.
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