M5S: atto-dossier impietoso sui rifiuti in Calabria

Abbiamo depositato alla Camera una lunga interrogazione sui rifiuti in Calabria, a firma di Dalila Nesci, Federica Dieni e Paolo Parentela.. In tutto sono sessantuno i deputati del MoVimento che stavolta hanno firmato, a sostegno della Calabria, pur eletti altrove, come su altre urgenze: legalità, lavoro e tutela rispetto ai crimini bancari.
Il tema dei rifiuti è bollente in Calabria, una bomba, con il pericolo di controllo mafioso dei relativi servizi.
Nell’atto di sindacato ispettivo, si chiede dove siano finiti i soldi dell’emergenza rifiuti, nel complesso oltre un miliardo di euro, con cui è stato risolto nulla, a partire dalla raccolta differenziata, indispensabile e agli atti obbligatoria.
L’interrogazione si caratterizza per la sua estrema precisione: è un dossier impietoso sull’inganno nei confronti dei cittadini. I sedici anni di emergenza rifiuti hanno prodotto dodici commissari, un miliardo e quattrocento milioni di euro e dubbi, esborsi non contestati, inquinamento spaventoso e l’idea diffusa di una pubblica amministrazione ingorda.
Denunciamo  il trasferimento di risorse umane dall’ufficio del commissario al dipartimento Ambiente della Regione Calabria, con ulteriore aggravio di costi e il paradosso di un organico che include chi partecipò al fallimento dell’emergenza.
Abbiamo chiesto anche quali azioni, al fine di concorrere a un’adeguata informazione sulla raccolta differenziata e sul riciclo, possano attuare i ministri interrogati. Denuncia e proposta, dunque, con il coinvolgimento di tanti colleghi, visto che la Calabria deve uscire dall’isolamento.

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