La Rai è servizio pubblico. Gravissimo che disinformi,
favorendo la politica. Lo dico insieme a Dalila Nesci e
Nicola Morra, in relazione a una notizia falsa passata dal Tgr Rai della Calabria,
con la responsabilità del direttore Anna Maria Terremoto e del giornalista
Cesare Passalacqua, autore di un servizio trasmesso nel tg regionale del 27
novembre scorso alle ore 14 – in cui è stato annunciato, per la Calabria, uno stanziamento governativo di 20 milioni
di euro nella legge di stabilità. Tali fondi per la Calabria non sono mai stati stanziati dal governo.
In realtà, al Senato non è passato lo specifico emendamento dei senatori del
Nuovo Centrodestra Antonio Gentile e Piero Aiello. Ciononostante, nel predetto
servizio e nei titoli di copertina è stata data la notizia dei 20 milioni
stanziati. Passalacqua ha poi specificato che tali fondi sono stati previsti
“grazie all’impegno dei senatori Aiello e Gentile”, a “fronteggiare l’emergenza
venutasi a creare dopo i nubifragi che hanno investito la Calabria nei giorni
scorsi”. Stando ai fatti è una bufala doc. Oltretutto, nei siti istituzionali
non c’è traccia dell’approvazione dell’emendamento dei senatori Gentile e
Aiello, il che fa pensare che la redazione del tgr Calabria non abbia neanche
verificato la notizia. Fuori la politica
dalla Rai.
Stamani Dalila Nesci ha chiesto in un'interrogazione
al presidente della Vigilanza Roberto Fico «quali azioni intenda avviare per fare
chiarezza sulle dinamiche di redazione che hanno prodotto la riferita
informazione inveritiera e con evidenti, gravi profili di faziosità». La
deputata ha infine domandato al presidente della Vigilanza Rai «quali
provvedimenti intenda promuovere nei confronti del direttore del telegiornale
della sede Rai della Calabria e dell’autore del suddetto servizio
giornalistico»
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