La Commissione Agricoltura ha approvato la
risoluzione, presentata a seguito di un lavoro condiviso tra me, i colleghi del MoVimento Cinque Stelle e Nicodemo Oliverio del Partito
Democratico, che impegna il Governo ad intraprendere le necessarie iniziative
normative volte a stanziare le risorse per finanziare e favorire la ripresa
economica e produttiva delle imprese danneggiate dalle alluvioni delle scorse
settimane. Un obiettivo da raggiungere prevedendo un adeguato finanziamento del
Fondo di Solidarietà. La risoluzione, inoltre, prevede di valutare la
possibilità di concedere alle popolazioni che hanno subito i maggiori danni a
causa degli eventi alluvionali la sospensione degli oneri tributari e
contributivi. Siamo soddisfatti del
lavoro di cooperazione portato avanti su questi temi. Per una volta anche i
partiti sono stati capaci di mettere davanti alle divergenze politiche le esigenze
di quei cittadini che si sono visti portar via tutto dal maltempo. I nostri sforzi non si sono concentrati soltanto a superare l’attuale stato di
emergenza, ma abbiamo voluto inserire misure volte prevenire questi
disastri. Normali eventi
naturali stanno assumendo, sempre più spesso, la dimensione di eventi
calamitosi che devastano il territorio. In questo contesto si inserisce, ad
esempio, la nostra proposta sullo stop al consumo del suolo. Parallelamente le amministrazioni locali devono adoperarsi per una
gestione dei fondi che garantisca la dovuta tutela ai cittadini ed ai territori,
altrimenti sarà inutile piangere altre vittime di disastri annunciati.
Le misure previste dalla risoluzione non si fermano
alla riparazione dei danni causati dal maltempo. L’obiettivo, infatti, è quello
di prevenire ulteriori devastazioni future per cittadini e gli agricoltori. Il
Governo dovrà adottare specifiche misure volte a prevenire l'ampliarsi di danni
in caso di eventi calamitosi attraverso la messa in sicurezza del territorio
rurale a rischio idrogeologico, prime tra tutte quelle necessarie a fermare il
dissennato consumo di suolo preservando i terreni a destinazione agricola. Ogni
giorno viene sottratta terra agricola per un equivalente di circa 400 campi da
calcio (288 ettari) che vengono abbandonati o occupati dal cemento. Per questo,
è necessario predisporre un articolato piano di gestione del rischio agricolo
contro le avversità atmosferiche, al fine di stabilizzare il reddito delle
aziende agricole e di sfruttare pienamente le misure previste nel nuovo
regolamento sullo sviluppo rurale 2014-2020. La dimensione del rischio è
ovunque preoccupante se si considera che nell'82% dei comuni italiani sono
presenti aree a rischio idrogeologico per frane o alluvioni, con le aree ad
alta criticità geologica che si estendono per una superficie pari al 9,8% del
territorio nazionale. Il risultato è che in Italia oltre 5 milioni di cittadini
si trovano ogni giorno in zone esposte al pericolo di frane e alluvioni .
L’attuale errato modello di sviluppo ha tagliato del 15% le campagne e fatto
perdere negli ultimi venti anni diversi milioni di ettari di terra coltivata. L’agricoltura
è una tra le poche attività economiche in grado di garantire sviluppo e di
tutelare il territorio, bisogna permetterle di tornare a svolgere la secolare
funzione di presidio e custodia del territorio, impedendo la sottrazione di
superfici fertili ed il conseguente spopolamento delle aree rurali marginali.
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