Interrogazione sulla "Valle dei Veleni" in Calabria



Oggi insieme a Dalila Nesci ho depositato un’interrogazione ai ministri dell’Ambiente, della Salute e dell’Interno sui rifiuti pericolosi nella valle del fiume Oliva, posta tra i comuni di Amantea e Aiello Calabro, in provincia di Cosenza. Abbiamo espresso ai ministri interrogati la nostra preoccupazione per i gravi livelli di inquinamento dell’area, riscontrati dalla magistratura e dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale. Secondo noi è improrogabile una bonifica, unitamente alla predisposizione, in Calabria, del registro regionale dei tumori e di un ulteriore, analogo strumento epidemiologico per studiare tutti gli effetti delle sostanze tossiche nei luoghi contaminati.
Il MoVimento 5 Stelle ha costituito un tandem di lavoro, in ambito parlamentare, per la tutela dell’ambiente calabrese e della salute dei cittadini, costretti sempre a subire l’imperialismo coloniale delle aziende settentrionali o, come avvenuto per l’inquinamento del mare, l’affarismo internazionale con la manodopera della ‘ndrangheta. I ritardi nelle bonifiche non sono più ammissibili. La Calabria non è figlia di un dio minore e i calabresi non sono cavie del sistema capitalistico, che produce profitti, enormi danni ambientali e sottosviluppo locale.
Nella nostra regione la sensibilità sulle urgenze dell’ambiente e della salute sta crescendo. È fondamentale che ci sia sempre maggiore consapevolezza dei rischi che corriamo per causa degli inquinanti pericolosi, noti o nascosti. Il governo deve muoversi subito, a Crotone come nella Piana di Gioia Tauro, a Nord e a Sud della Calabria, e deve dire la verità sull’invaso dell’Alaco e sulle navi dei veleni.

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