Chiediamo nuovamente al Sindaco Vallone l’accesso agli atti relativi al progetto del castello

Una nuova e, si spera, definitiva richiesta di accesso agli atti è stata presentata tramite raccomandata AR (… e ricevuta in data 22 aprile 2014) al Comune di Crotone ed indirizzata al sindaco Vallone relativamente al progetto di “riqualificazione” del Castello di Carlo V da parte del M5S su interessamento diretto del sen. Nicola Morra che è stato a Crotone sabato 5 Aprile in visita ai monumenti (Museo e Castello Carlo V) interessati dal suddetto progetto di ristrutturazione.

Quest'ultima richiesta segue quella del deputato del moVimento 5Stelle Paolo Parentela già inviata a febbraio c.a. ed alla quale non è seguita alcuna risposta alla richiesta di delucidazione in merito al progetto di “riqualificazione” né da parte del Sindaco Vallone né da parte di altra sua persona incaricata . Non riusciamo, a questo punto, a capire l'alone di mistero che circonda tale rilevante ed importante progetto.

Nella missiva di Febbraio 2014 il deputato Parentela informava, tra le altre, il Sindaco Vallone che aveva provveduto al deposito di una interrogazione parlamentare a risposta scritta al Ministro per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo, proprio relativa al progetto di “riqualificazione” del Castello Carlo V di Crotone.

Non essendo seguita alcuna risposta da parte del Comune di Crotone alla richiesta del portavoce Paolo Parentela, Cittadino eletto alla Camera dei Deputati, il Movimento 5 Stelle Meetup di Crotone ha dovuto chiedere, per tramite del Sen. Nicola Morra, la visione del carteggio ai fini della Legge 241/1990, definita più semplicemente come

“Legge sulla trasparenza degli atti amministrativi”. Ciò al fine di esaminare gli atti che hanno portato all’assegnazione dell’appalto all'arch. Dezzi Bardeschi di Firenze senza gara pubblica e la contemporanea verifica della reale soluzione proposta dal detto famoso Architetto per il nostro importantissimo monumento.

L’obbligatorietà di tale scelta è giustificata, come anzidetto, dalla preoccupazione per i discutibili interventi di restauro già fatti da questo stesso architetto su altre aree del Castello come il muro di cemento di Via Verdogne e il restauro del fossato del Castello. E preoccupa non poco la mancanza di risposta alle precedenti richieste di verifica degli atti fatta da singoli cittadini, associazioni culturali (Sette Soli e Gettini di Vitalba) e rappresentanti istituzionali.

Si chiede quindi, con questo ultimo atto ufficiale e nel rispetto delle Leggi vigenti in questo Stato, la consegna di tutta la documentazione dettagliatamente indicata per consentire l'intervento e la partecipazione dei cittadini e degli esperti del settore archeologico e tutela dei beni culturali, suggerendo all'uopo una eventuale alternativa condivisa a quella che, da molti esperti, è indicata come una “riqualificazione selvaggia” del monumento.

Il comportamento continuativamente omissivo e “fumoso” assunto dall'amministrazione comunale e dagli organi competenti non fa altro che alimentare sospetti, probabilmente ingiustificati. Ma l’ennesima mancata risposta farebbe sorgere dubbi sulla regolarita’ dell’affidamento che già campeggia in molti cittadini e associazioni cittadine sensibili al problema. Pertanto, incomprensibile appare la reticenza dell’amministrazione a rispondere e mettere a disposizione dei cittadini che ne fanno legittima richiesta, a norma di Legge, gli incartamenti riguardanti il sito che è di interesse sia storico che internazionale.

E’ già da più mesi che, sia associazioni che singoli cittadini che il M5S , dopo aver preso visione del progetto ancora non reso pubblico (pare lo sarà solo dopo l’approvazione e l’assegnazione dell’appalto) hanno chiesto nelle forme ufficiali una condivisione ed eventuale revisione dello stesso o, in alternativa, la rendicontazione della scelta effettuata, considerata dagli addetti ai lavori uno scempio esoso ed inqualificabile. Un progetto scaturito dalla fretta di “accaparrarsi” i fondi UE che altrimenti sarebbero passati in prescrizione (questa la risposta dell’Amministrazione Comunale) e che quindi ha trovato nell’urgenza l’alibi dell’assegnazione del progetto al “primo arrivato”, vista la mancanza di alternative (…) o la volontà di approntare un concorso pubblico internazionale. Tutte giustificazioni che ci paiono assolutamente non giustificare la strada “fumosa” perseguita  Noi sappiamo invece che 13,5 milioni di euro di spesa per la ristrutturazione del Castello Carlo V° possono far gola a molti, e che l’Amministrazione Comunale è tenuta a rendicontare pubblicamente ogni singolo passaggio, anche fosse una semplice bozza di progetto. E ciò a costo di scavalcare iter e lungaggini burocratiche garanti di una equa assegnazione “appaltuale “ e, non da ultimo, a discapito di un vero e dignitoso impegno di miglioramento del bene comune e della funzionalità e fruibilità collettiva.

Siamo sicuri che l'amministrazione comunale competente consegnerà tutta la documentazione richiesta e dettagliatamente indicata nella missiva del Senatore Nicola Morra del Movimento 5 Stelle, senza remore o indugi di sorta, considerato ed assodato che le procedure previste son state tutte sicuramente osservate nel rispetto delle norme di Legge in materia di appalti pubblici. La consegna in tempi brevi degli atti richiesti evita al Senatore Morra dover prendere provvedimenti più drastici per vedere applicate le norme della legislazione in materia di accesso e trasparenza degli atti amministrativi.

Confidiamo nel buon senso e nel rispetto della legalità di questa amministrazione, di cui il Sindaco è il suo primo garante.

MoVimento 5 Stelle Crotone

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