Il sottosegretario Minniti (PD) lasci subito l'incarico ai Servizi segreti

Sono gravissime le accuse nei confronti del senatore Pd Marco Minniti, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega ai Servizi segreti, che secondo un ex killer di ‘ndrangheta, ora pentito, avrebbe ricevuto voti in ambienti mafiosi. Il senatore Minniti ha un ruolo di governo delicatissimo, incompatibile con le accuse in questione. Pertanto, è più che opportuno che il sottosegretario del governo Renzi lasci subito l’incarico, in attesa che sia fatta piena luce sulla vicenda. Ogni giorno l’opinione pubblica è scossa da notizie sulla totale inaffidabilità della classe politica, che in Calabria è spesso legata alla ‘ndrangheta. È recente la condanna in appello dell’ex consigliere regionale del Pdl Franco Morelli, per concorso esterno in associazione mafiosa e corruzione.
Da tempo il Movimento Cinque Stelle insiste, con atti parlamentari e interventi pubblici, sulla collusione tra istituzioni e criminalità organizzata. Da tempo diciamo, senza riverbero, che questo connubio è il primo problema della Calabria, da cui dipendono la disoccupazione, l’emigrazione e l’inadeguatezza dei servizi pubblici essenziali; a partire dalla sanità.

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