Intervenire a difesa delle coltivazioni di basilico e rucola

Dopo la macchia nera dal Sudafrica per le arance e l’escherichia coli sui pomodori ciliegina provenienti dal Marocco tramite la Francia, è la volta di rucola e basilico. Ad attaccare i due prodotti tipici della cucina italiana, rispettivamente i funghi Plectosphaerella cucumerina e Peronospora Belbahrii: esempi di come la globalizzazione stia facilitando la trasmissione di agenti patogeni sui prodotti agricoli nazionali.
Bisogna agire in tempi stretti per aiutare il settore primario, già distrutto da scelte politiche scellerate che minano la biodiversità agricola del nostro Paese come abbiamo scritto nell'interrogazione parlamentare al Ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina sulle epidemie che stanno colpendo le piantagioni di basilico e rucola in tutta Italia.
Il Governo si prenda la responsabilità di portare all’attenzione della Commissione Europea il problema delle specie aliene invasive. Urge proteggere la biodiversità e gli ecosistemi nonché minimizzare l’impatto sulla salute dell’uomo, degli animali, delle piante e sull'economia italiana. Il Ministro deve adottare misure più stringenti sui controlli del materiale vegetale e sementiero che importiamo dai paesi esteri al fine di poter contrastare i cosiddetti ‘parassiti killer’, patogeni importati tramite seme o materiale vegetale in Italia, che hanno di fatto messo in ginocchio un’intera parte della produzione che riguarda il settore primario.

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