La legge elettorale in Calabria è una porcata!


Presidente, colleghi,

volevo informare l’Aula di quanto accaduto all’interno del consiglio regionale della Calabria ormai una settimana fa. Prima di raccontare l’accaduto, volevo ricordare che in Calabria il Consiglio Regionale ha 31 indagati per l’utilizzo…diciamo così…ambiguo dei rimborsi elettorali; 

che il Governatore, Giuseppe Scopelliti, si è dovuto dimettere in quanto condannato in primo grado a 6 anni di reclusione ed all’interdizione perpetua dai pubblici uffici e che proprio oggi si è aggiunto un altro nome al registro degli indagati: l’assessore Michele Trematerra, per concorso esterno in associazione mafiosa. 
Ebbene, il Consiglio Regionale della Calabria, prima di rettificare le dimissioni della giunta, ha approvato la legge elettorale con cui verrà eletto il prossimo governatore della Calabria. 
Una legge elettorale palesemente incostituzionale, visto che prevede una soglia di sbarramento per le coalizioni al 15%, mentre per i partiti coalizzati la stessa è fissata al 4%;
In più una legge elettorale che non prevede la possibilità del voto disgiunto e quindi “blinda” (per così dire) il voto di scambio, visto che i cittadini non possono scegliere neanche un candidato governatore sostenuto da una coalizione diversa rispetto al candidato consigliere scelto (o imposto dalle ‘ndrine);
sono stati anche ridotti i vecchi collegi elettorali, per cui non è neanche garantita la rappresentatività territoriale prevista e dalla costituzione, visto che le tre vecchie provincie di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia diventano la “circoscrizione centro”.

Al cospetto di questa legge elettorale il “porcellum” sembra l’agnello dorato di biblica memoria. Il Governo ha il potere di impugnare questa legge elettorale, ed allora prima di depositare un atto ufficiale che lo richieda, vorrei che Lei, presidente, si faccia portavoce per informare il Governo di questa legge porcata che non garantisce la rappresentatività delle minoranze in consiglio regionale. Sperando che qualcuno abbia un sussulto d’orgoglio e metta fine a questo scempio.

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