Sui richiami vivi il PD vota contro, pagheremo ancora multe all'UE!



Quello di stamattina e' stato un voto di incivilta' che manterra' la tradizione dei richiami vivi a scapito della vita, della liberta' e della dignita' di migliaia di uccelli migratori che ogni anno vengono catturati per fare da esca nell'attivita' venatoria. Avevamo presentato un emendamento, a prima firma Chiara Gagnarli, alla Legge Europea che chiedeva l'abolizione della pratica anacronistica e crudele dei richiami vivi, anche per sanare la procedura di infrazione aperta in Europa. Il nostro emendamento, sottoscritto da diversi gruppi parlamentari, modificava la legge 157 del 1992, vietando la cattura degli uccelli a fini di richiamo vivo, Gli uccelli detenuti in queste condizioni possono subire conseguenze gravissime, dalla morte quasi immediata allo sviluppo di malattie causate dall'immunosoppressione da stress; ma possono subire anche traumi fisici e alterazioni causate dall'essere sottoposti a trattamenti farmacologici a base di testosterone, per obbligarli a cantare anche fuori dal periodo riproduttivo. Quello che si nasconde dietro l'apparente innocenza del nome "richiamo vivo" e' in realta' un vero e proprio maltrattamento dell'animale, che come tale andrebbe vietato, ostacolato e punito. Il Governo ha tentato di arrampicarsi sugli specchi durante la discussione in Aula presentando un emendamento "specchietto per le allodole" che non risolve niente, anzi, se possibile complica le cose, e poi dichiara che in questo contesto non era necessario entrare nel merito della legge 157, ma bastava solo risolvere la procedura di infrazione. E come pensa di farlo il Governo? Introducendo nuove deroghe. Le stesse che l'Europa ci chiede di interrompere da 20 anni. Solo fumo negli occhi, insomma. Come sempre!!

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