#iononminchino!

Qualche giorno fa in un comune in provincia di Reggio Calabria, una processione religiosa si è fermata davanti casa di un boss della ‘ndrangheta. Da quanto si apprende da fonti di stampa, la statua della Madonna si sarebbe inchinata davanti casa del boss ed i carabinieri presenti avrebbero abbandonato la processione in segno di protesta.
Quanto accaduto è la prova della forza che le ‘ndrine hanno in Calabria, dove “non si muove foglia che ‘ndrangheta non voglia”. Giusto qualche settimana fa Papa Francesco, giunto in Calabria per una visita pastorale, ha usato parole forti contro le organizzazioni criminali. Purtroppo, però, le sue parole non bastano! Per sconfiggere la ‘ndrangheta servono azioni di coraggio. La ‘ndrangheta è forte perché sono forti l’omertà e la paura nei cittadini calabresi che mai hanno sentito la presenza dello Stato e che quindi, spesso, non hanno la forza per contrastare da soli lo strapotere mafioso. Vi è di più: la ‘ndrangheta e la politica in Calabria viaggiano spesso a braccetto, i così detti “uomini d’onore” riescono a spostare centinaia di migliaia di consensi in sede elettorale e dunque è facile per il cittadino medio confondere tra il “bene e il male”, tra le istituzioni che dovrebbero proteggerlo e la ‘ndrangheta. Se crediamo che la battaglia contro le organizzazioni mafiose possa vincersi facendo una guerra combattuta con le armi abbiamo già perso! La mafia oggi non ha più la coppola e la lupara: la mafia vesta in giacca e cravatta, investe in borsa, droga la libera concorrenza attraverso il pizzo ed aziende “pulite” che giocano a perdere pur di riciclare denaro sporco. La mafia oggi elude la legge ancor prima di infrangerla, riempie la nostra terra di rifiuti e costringe la gente all’emigrazione lasciando a se stessa un territorio intero da governare a proprio piacimento. La mafia oggi in Calabria è sinonimo di politica e le statue che s’inchinano sono solo dimostrazioni di forza, retaggi di un passato a cui ancora si sente vincolata. Le tradizioni della ‘ndrangheta sono il suo punto debole.
Da un po’ di giorni, sui social network è esploso l’utilizzo dell’hashtag #iononminchino. La gente calabrese dimostri di non inchinarsi alla ‘ndrangheta non solo attraverso un post su facebook ed inizi a farlo tutti i giorni con piccoli gesti di coraggio. È l’unica cosa che serve!

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