Ecco la risposta del Ministro Lanzetta all’interrogazione numero 4-05185, nella quale chiedevamo conto al governo. Nel consiglio dei ministri dello scorso 10 luglio, anche su impulso del Movimento Cinque Stelle, il governo impugnò per incostituzionalità la legge elettorale calabrese, rilevando come vizi – ci ha ha ribadito il Ministro Lanzetta – la soglia di sbarramento troppo alta, la figura del consigliere supplente, un premio di maggioranza spropositato e una serie di possibilità d’incertezza del diritto, stante la mancata definizione della «coalizione».
Nella seduta del Consiglio regionale di giovedì 11 settembre dovrà pertanto prevalere la normalità, non la follia. I consiglieri della Calabria, convocati per cambiare l’inqualificabile legge elettorale, dovranno rispettare la democrazia e le regole che ne garantiscono l’esistenza». È l’ultimo appello del Movimento Cinque Stelle che sull’attuale legge elettorale calabrese ha già provocato l’impugnativa del governo e lo sdegno assoluto dell’opinione pubblica italiana, da poco ripreso pure da Gian Antonio Stella sul Corriere della Sera.
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