Aethina tumida: il focolaio si estende in Calabria


Mi trovo ancora una volta a tornare su una questione che richiede un intervento urgente da parte del Governo affinchè vengano attivate tutte le misure necessarie atte a debellare un fenomeno che potrebbe presto, se non trattato con la dovuta attenzione, portare al collasso l’intero settore dell’apicoltura.

Sto parlando dell'Aethina tumida meglio conosciuta come Il coleottero degli alveari, un insetto originario del Sudafrica che ha un effetto devastante sull’ape europea tanto da rendere invendibile il miele degli alveari colpiti.

Nell’interrogazione a risposta scritta n. 4-06168 che ho presentato lo scorso 26 settembre al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali e al Ministro della salute - che sollecito con questo mio intervento - evidenziai la presenza di Aethina tumida nel comune di Gioia Tauro, in un apiario dell'Università di Agraria posto in località Sovereto (RC).

Oggi, come in quella sede, chiedo di intervenire al fine eredicare tutti i focolai coinvolti e di impedire la diffusione del parassita sul territorio nazionale. Spero che i Ministri citati vogliano attivarsi in tal senso dopo aver ricevuto non tanto il mio atto parlamentare quanto le segnalazioni del prof. Vincenzo Palmeri dell’Università di Reggio Calabria, autore del ritrovamento e la lettera dell’Unione nazionale associazione apicoltori italiani (Unaapi), congiuntamente alla Federazione apicoltori italiani (Fai), con la quale si offre la piena collaborazione a procedere all’eradicazioane del parassita rilevato in Calabria.

Ad oggi non sappiamo circoscrivere il fenomeno ma esperti del settore affermano che se non si interviene prontamente, presto gli apicoltori italiani dovranno imparare a coesistere con un nuovo gravissimo nemico. Di certo molti di loro dovranno distruggere i propri alveari colpiti da parassita con una conseguente perdita economica che mi auguro il Governo vorrà indennizzare attivando procedure peraltro già previste e attivate in zootecnia in analoghe emergenze sanitarie.

Bene, mi appresto a concludere il mio intervento, ma ci tengo a sollecitare i Ministri interessati ad ottemperare a quanto richiesto dagli apicoltori calabresi i quali hanno riconvocato un tavolo tecnico con i rappresentanti degli apicoltori e la task force veterinaria regionale.

Queste i punti su cui si chiede un rapido aggiornamento:
1. Situazione ad oggi del numero di alveari monitorati sul territorio regionale;
2. Conoscenza del piano di eredicazione del coleottero;
3. Notizie sulla pubblicazione del decreto di blocco della movimentazione degli alveari;
4. Attività e provvedimenti restrittivi attuati intrapresi nella zona rossa
5. Notizie e informazioni circostanziate sul decreto di risarcimento degli alveari inceneriti
6. Eventuali azioni a favore degli apicoltori che hanno subito gli abbattimenti per la stagione apicola futura.

La piana di gioia tauro  era uno dei territori a più alta densità di alveari d’Italia - ambìto come pochi per il clima favorevole in gran parte dell’anno e la ricca produzione di miele - ora è un terreno crivellato di piccoli crateri neri e resti ancora fumanti. Il paradiso delle api si è trasformato di colpo in un bruciante inferno. La posta in gioco è altissima presidente....si tratta se fare o non fare più apicoltura nei prossimi anni.

E scusate se è poco......

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