Il governo promuova subito azioni di sorveglianza socio-epidemiologica nel comune di Gimigliano (CZ), dove la presenza di cave attive ed inattive, sta provocando un’alta incidenza di malattie oncologiche e neuroncologiche.
Su quest'altra drammatica vicenda di cui nessuno più parla ho depositato un’interrogazione parlamentare. La popolazione residente nell’area è sottoposta da troppi anni a gravi rischi connessi all’esistenza di miniere dismesse o attive in cui è stata riscontrata la presenza di Tremolite e Crisotilo, minerali classificati come amianto.
Un altro sito inquinato nella zona è la discarica di rifiuti solidi urbani di località Marra, dismessa ma mai bonificata, che ha causato l’inquinamento delle falde acquifere della zona. Ma anche la miniera di feldspato di Sorbo San Basile (CZ), che produce polveri e nanoparticelle inorganiche, ma anche materiale di scarto altamente inquinante. L’alta incidenza di patologie connesse alla presenza di siti inquinati, è già stata riscontrata nel 2009 dall’oncologo Pasquale Montilla, a cui non è seguita un’accurata indagine da parte del ministero.
È necessario andare più a fondo in questa storia per salvaguardare la salute dei cittadini della zona ed eventualmente procedere alla bonifica dei siti dismessi. Come al solito le promesse fatte dalla politica negli anni passati non sono state mantenute e la salute dei cittadini anche questa volta non è stata considerata come priorità.
Su quest'altra drammatica vicenda di cui nessuno più parla ho depositato un’interrogazione parlamentare. La popolazione residente nell’area è sottoposta da troppi anni a gravi rischi connessi all’esistenza di miniere dismesse o attive in cui è stata riscontrata la presenza di Tremolite e Crisotilo, minerali classificati come amianto.
Un altro sito inquinato nella zona è la discarica di rifiuti solidi urbani di località Marra, dismessa ma mai bonificata, che ha causato l’inquinamento delle falde acquifere della zona. Ma anche la miniera di feldspato di Sorbo San Basile (CZ), che produce polveri e nanoparticelle inorganiche, ma anche materiale di scarto altamente inquinante. L’alta incidenza di patologie connesse alla presenza di siti inquinati, è già stata riscontrata nel 2009 dall’oncologo Pasquale Montilla, a cui non è seguita un’accurata indagine da parte del ministero.
È necessario andare più a fondo in questa storia per salvaguardare la salute dei cittadini della zona ed eventualmente procedere alla bonifica dei siti dismessi. Come al solito le promesse fatte dalla politica negli anni passati non sono state mantenute e la salute dei cittadini anche questa volta non è stata considerata come priorità.
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