Transazione tra Eni e Crotone: esposto del MoVimento 5 Stelle

La procura generale della Corte dei Conti indaghi sul contratto di transazione tra ‪‎Eni‬ Spa ed il Comune di ‪Crotone‬ per i danni derivanti dalla mancata applicazione e rinnovo del contratto di transazione stipulato nel 2008 con Eni spa e sui danni da subsidenza, indotta dall'estrazione del gas metano.
È quanto ho scritto in un esposto alla Procura regionale della corte dei conti insieme a Dalila Nesci, Nicola Morra, Federica Dieni e Laura Ferrara. Nel lungo esposto chiediamo di accertare il rispetto degli accordi contenuti nella convenzione. A quanto pare l’amministrazione comunale guidata da ‪Vallone‬ si è chinata davanti alla potenza di Eni Spa. Un danno costato al Comune più di 16 milioni di euro, che avrebbe invece dovuto risarcire Crotone per i danni derivanti dall’estrazione di Gas operata dalla multinazionale energetica.
Si tratta di una cifra considerevole che tiene conto della mancata cessione dei diritti di ‘gas devettoriato’, cioè fornito senza i costi di trasporto previsti per l'uso della rete nazionale. A pochi chilometri da Crotone opera una centrale termoelettrica che avrebbe potuto usufruire dal 2010 di circa 200.000 smc/anno di gas, per il quale avevano predisposto con una variante, la modifica al loro gasdotto proprio per l'allaccio diretto alla centrale Eni.
Il MoVimento 5 Stelle chiede alla procura contabile che si accerti il motivo di questa mancata cessione dei diritti sul gas, oltre agli altri punti previsti dall'art.6 della convenzione, che riguardano il ‘fondo cultura e istruzione’ e il programma di monitoraggio della subsidenza. A pagarne il conto sono come al solito i cittadini. Un ennesimo esempio di come il nostro territorio venga utilizzato per affari lobbistici per poi essere abbandonato totalmente, con la complicità della politica. Le responsabilità politiche verranno certamente scontate alle elezioni della prossima primavera!

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