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La capitozzatura è una pratica selvaggia, molto più incisiva di una semplice potatura e servirebbe soltanto nel caso in cui gli alberi siano affetti da gravi malattie o se la loro crescita possa mettere a repentaglio la sicurezza dei cittadini. Non è questo il caso dei pioppi di Diamante, che hanno subito un taglio drastico quanto ingiustificato e che mette a rischio il periodo riproduttivo degli uccelli che vi nidificavano.
La Legge n. 157/1992 vieta qualsiasi disturbo alla fauna selvatica in periodo di riproduzione, ivi compresa impossibilità di nidificare o la rimozione dei nidi. Sarà la magistratura, a cui ho inviato un dettagliato esposto, a stabilire se il Comune di Diamante abbia rispettato le norme prima di operare i tagli. Gravi anche i danni subiti da alcune attività imprenditoriali presenti nel Parco, che hanno subito la decisione del Comune vedendosi improvvisamente privati della loro migliore attrattiva, vale a dire l’ombra offerta dagli alberi.
Ci risulta che il Comune abbia disposto la perizia agronomica soltanto a seguito delle vibranti proteste dei cittadini. La magistratura saprà senz’altro mettere ordine a questa intricata vicenda. Ce n’è un gran bisogno, anche perché i comuni limitrofi stanno già imitando la pessima esperienza di Diamante.
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