Nessuno può prendersi gioco dei lavoratori calabresi in mobilità in deroga

Nessuno può prendersi gioco dei lavoratori calabresi in mobilità in deroga, che oggi hanno strappato degli impegni al governatore Oliverio, ma soltanto perché hanno protestato con tanta sofferenza e rischi. Alcuni sono perfino finiti in ospedale. Oggi sono rimasto per tutta la giornata con i lavoratori in agitazione sotto il palazzo della Cittadella regionale. Nel primo pomeriggio con una delegazione di manifestanti siamo stati ricevuti da Oliverio. Nella circostanza sono emersi aspetti gravissimi, tra cui pagamenti che l'Inps avrebbe effettuato a non aventi diritto, con contraddizioni assurde quanto pesanti. A riguardo presenterò un esposto alla Procura della Repubblica, nella convinzione che la componente politica e la burocrazia coinvolta non abbiano coscienza dello stato di prostrazione dei lavoratori. Non vorrei che per loro si riproponesse la consueta linea del potere al Sud, che subordina le masse, piega la dignità individuale e chiede il consenso col solito ricatto. Oliverio ha detto che al più presto
incontrerà il ministro Poletti e che chiederà conto all'Inps. In ogni caso, si è mostrato impreparato sulla questione specifica, che non è di oggi e che non può essere ogni volta affrontata all'ultimo, in pieno stile calabrese e con la complicità di un governo incapace di gestire la situazione. Continueremo a vigilare e ad agire perché si arrivi alla soluzione del problema. Non ammetteremo ulteriori perdite di tempo e il ricorrente teatro, immorale, delle promesse a vuoto.




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