Il monitoraggio eseguito dalla stessa Eni ha evidenziato la necessità di approfondire scientificamente il tasso anomalo di abbassamento del fondo marino nella zona per una maggiore comprensione del fenomeno, che non è escluso possa essere dovuto proprio alle attività di estrazione del gas. Tra l’altro è comprovato, in alcuni casi, la correlazione tra estrazione di gas e presenza di sismi indotti. Vista l’alta sismicità della zona e gli anomali tassi di subsidenza, sarebbe necessario impedire che a largo di Crotone e Capo Colonna si possa estrarre ancora gas. Purtroppo pare che il governo non sia assolutamente intenzionato ad interrompere le attività estrattive in zona. Anzi, soltanto un mese fa si sono concluse le procedure VIA che permetteranno alle multinazionali Global Med e Sclhumberger di avviare le indagini geofisiche mediante l'airgun, mettendo a repentaglio la fauna ittica dei nostri mari.
Perciò rinnovo l'invito ad Oliverio ed all'assessore Rizzo di intraprendere al più presto, insieme ai comuni interessati, la via del ricorso al TAR per impugnare il provvedimento con cui il Ministero dell’Ambiente, con l'avallo Ministero dei Beni culturali, ha autorizzato le riferite indagini con l'airgun nello Ionio.
Noi non ci arrenderemo fin quando non avremo raggiunto l'obiettivo di fermare tutte le attività estrattive nel nostro paese, magari anche grazie al nostro programma energetico di governo, che proprio in questi giorni stiamo votando sulla nostra piattaforma Rousseau. L’obiettivo è abbandonare definitivamente, nel corso degli anni, l'utilizzo dell'energia fossile.
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