Presila Unita: “Ora la volontà popolare dovrà essere rispettata alla svelta”

Ha stravinto il “sì” al referendum sulla fusione dei Comuni presilani di Casole Buzio, Celico, Pedace, Spezzano Piccolo e Trenta. Adesso la volontà popolare dovrà essere rispettata alla svelta.
La fusione dei 5 Comuni presilani, indicata dal popolo al referendum di domenica scorsa, segna la sconfitta definitiva del familismo politico della sinistra storica locale, che si è sempre opposta per badare al proprio orticello.
Il larghissimo consenso per la fusione è la riprova di un cambiamento politico forte nell'area presilana, che conferma l'unità di intenti tra forze sociali, forze sindacali e forze politiche progressiste, molto radicate nel territorio. Il risultato del referendum non è affatto riconducibile all'attività del consigliere regionale Giuseppe Giudiceandrea, che ha provato a rifarsi una verginità cavalcando la tigre e intestandosi i meriti di una battaglia non sua. Questo lo sanno benissimo i residenti in Presila, che hanno già dato altre legnate elettorali al Partito democratico, per esempio al referendum sulla riforma costituzionale.
Da qui inizia una nuova fase per i 5 Comuni presilani, che sapranno liberarsi della rovinosa egemonia dei baroni della politica locale.
Il MoVimento 5 stelle  si candida ad essere il soggetto politico di riferimento per liberare la Presila dalla morsa dei vecchi baroni politici. Adesso la Regione Calabria dovrà procedere alla svelta per concretizzare la volontà, inequivocabile, espressa dagli elettori dei Comuni presilani.

Paolo Parentela e Dalila Nesci
portavoce M5S alla Camera dei Deputati

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