Scala Coeli: difendiamo la biovalley da prenditori e politici senza scrupoli


Questo è il fantastico paesaggio di Scala Coeli. Un comune di mille abitanti dove il Sindaco di recente ha approvato una delibera per ampliare la nota discarica che non doveva nemmeno esistere ma ha già una superficie di 60.000 mq che rischia di raddoppiare e si possono conferire fino a 250 tonnellate al giorno di rifiuti.
Malgrado sia stata forte l'opposizione dei cittadini, di amministratori, dei tanti comitati sorti per fermare la sua costruzione, malgrado ricorsi al TAR e le numerose manifestazioni anche nei comuni limitrofi, l’iter autorizzativo di questa discarica è stato rapidissimo.
In una regione che ha un deficit impiantistico nel settore dei rifiuti riciclabili e che si trova al penultimo posto come percentuale di raccolta differenziata (r.d = 25 per cento – dati Ispra 2015) lontanissimi dall'obiettivo del 65 per cento, si riesce invece a costruire una discarica in tempi da record e ad autorizzare una "strada" quasi impercorribile per tutti (visto che costeggia il fiume e attraversa torrenti) ma non per i camion che attraversano la biovalley quotidianamente con tonnellate di rifiuti da sversare in discarica.
Il prezzo più caro lo sta pagando il comune di Scala Coeli, il borgo che affaccia sulle colline ioniche e i comuni limitrofi come Cariati e Mandatoriccio che da anni lottano contro la discarica. Parliamo di un territorio che non ha mai avuto vocazione industriale e quindi non produce rifiuti speciali e con una popolazione che vive quasi esclusivamente di agricoltura e allevamento. Ed è proprio questo il punto!



Nel bel mezzo di una biovalley, una zona protetta poiché coperta dal marchio DOP «Bruzio» menzione geografica «Colline Joniche Presilane», tra vigneti, terreni coltivati con il metodo biologico e dove resistono ancora gli ultimi allevamenti estensivi di bovini di razza podolica, si decide di calpestare la bellezza, la natura, l'economia, la salute e lo sviluppo sostenibile di questa terra e il responsabile politico di questa squallida storia ha un nome e cognome. Si tratta del solito PD.
A livello regionale Oliverio non si è opposto in nessun modo alla discarica e in Parlamento invece continuano a votare contro un mia proposta di legge che renderebbe giustizia al piccolo borgo di mille abitanti quanto in tutto il territorio italiano. La proposta prevede di tutelare aree dove si pratica agricoltura di qualità (Biologico, DOP e IGP) e di vietare quindi di introdurre impianti inquinanti di ogni tipo: discariche, inceneritori, biomasse, pozzi petroliferi, trivelle, ecc.
Immaginate? Finalmente un'arancia, una zucchina, un legume, un pomodoro e un oliveto potranno mandare a fanculo una discarica o una centrale inquinante. Questa è la nostra idea di paese.
Nel frattempo il comune di Scala Coeli sabato scorso ha convocato un consiglio comunale aperto ai cittadini, ho partecipato pure io ma la maggioranza non si è presentata in aula per far saltare la seduta che viene rimandata al giorno successivo.


I cittadini presi in giro per l'ennesima volta hanno manifestato ieri pacificamente nei pressi della discarica con la "festa di primavera". Il consiglio comunale aperto è saltato nuovamente per l'assenza della maggioranza che evidentemente non ha più il coraggio di presentarsi davanti i propri concittadini. Sono colmi di vergogna per aver calpestato e gettato in quella discarica la volontà popolare. Il Partito Democratico non può pensare di uscire indenne dai danni che sta provocando nei territori. Nel frattempo, ho depositato l’ennesima interrogazione parlamentare sulla discarica di Scala Coeli, chiedendo al governo interventi normativi per tutelare l'agricoltura di qualità da impianti inquinanti.
Una volta su quelle sponde del fiume Nicà nel V secolo a.c. si sarebbe combattuta l’aspra battaglia fra Sibarys e Kroton. Oggi si combatte politicamente e pacificamente una battaglia di civiltà per difendere questa biovalley da prenditori e politici senza scrupoli.

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Si eviti l'apertura della discarica di Scala Coeli!

APPROFONDIMENTI:

- INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE (Parentela)INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08335 del 10/03/2015 (Parentela)
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00868 del 13/06/2013 (De Rosa e altri)

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