Stop a fake food, serve più tutela per il Made in Italy


Le attuali regole europee sulle indicazioni della provenienza dei prodotti agroalimentari non consentono ai consumatori di fare scelte consapevoli a causa della mancata trasparenza. Per questo mi unisco ai colleghi del MoVimento 5 Stelle al Parlamento europeo che oggi hanno sostenuto la petizione lanciata da Coldiretti e da Fondazione Campagna Amica per dire stop al cibo falso.
Se si continua così, a causa di etichette poco chiare e trasparenti, le imprese italiane continueranno a essere danneggiate dalla concorrenza sleale del 'fake food' di chi all’estero millanta l’origine italiana di prodotti che in realtà poi non lo sono. In Italia ci stiamo muovendo invece nella direzione opposta: è stata depositata una proposta di legge, a prima firma di Filippo Gallinella, presidente della commissione Agricoltura alla Camera, per estendere l’obbligo di etichettatura a tutti i prodotti alimentari. Inoltre, sempre in commissione Agricoltura si sta discutendo la risoluzione del deputato Gianpaolo Cassese affinché tutte le uova che entrano e circolano nel nostro Paese siano già provviste del timbro che ne indica il tipo di allevamento, l’azienda produttrice e il luogo di provenienza. Con il nostro impegno in Italia e in sede comunitaria, auspichiamo che la strada che ha intrapreso il nostro Paese per garantire la massima trasparenza e tracciabilità diventi presto politica comune anche per gli altri Paesi dell’Ue.

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