Sanità calabrese: serve una regione competente


Le elezioni regionali della Calabria sono un appuntamento molto importante. Il 3 e il 4 ottobre prossimi sceglieremo chi dovrà amministrare la Regione per i prossimi 5 anni. Il futuro presidente avrà in ogni caso un ruolo di peso, intanto politico, sulla riorganizzazione del sistema sanitario. Infatti, come di recente ha stabilito la Corte costituzionale, la Regione deve poter dire la sua sul Piano di rientro, indipendentemente dalle decisioni del commissario governativo. 

Sulla sanità, noi del MoVimento 5 Stelle abbiamo condotto battaglie essenziali, con risultati di indubbia utilità. Abbiamo fatto adeguare alle norme di legge la terapia intensiva dedicata ai pazienti cardiochirurgici del policlinico universitario di Catanzaro; abbiamo contribuito in maniera decisiva all’attivazione della Cardiochirurgia pubblica dell’ospedale di Reggio Calabria; abbiamo difeso le ragioni del Sant’Anna Hospital, che ha quindi ottenuto l’accreditamento tramite decreto del commissario Longo; abbiamo impedito nomine dirigenziali clientelari e ottenuto risorse aggiuntive per la sanità regionale, pari a 180 milioni in tre anni.

Nel tempo abbiamo svolto un’attività continua di controllo, denuncia e proposta. Ora abbiamo la possibilità di uscire dal commissariamento, sia perché la nostra candidata presidente, la dottoressa Amalia Bruni, viene dalla ricerca scientifica e dalla sanità pubblica, sia perché abbiamo acquisito un’esperienza notevole nella materia, sia perché abbiamo le mani libere e abbiamo sempre contestato e contrastato la dipendenza dei manager dalla politica, che negli anni ha creato clientele dentro gli ospedali e fuori.

Per questo è fondamentale non disperdere il voto e puntare sul MoVimento 5 Stelle, che ha ampiamente dimostrato conoscenza, competenza, coraggio e fermezza nella tutela del diritto alla salute dei cittadini calabresi.

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