In Calabria un corso di laurea per fermare l'emigrazione sanitaria


Oggi è iniziato all'Unical il nuovo corso di laurea in Medicina e Tecnologie, frutto della sinergia tra le Università di Catanzaro e di Cosenza. In particolare, oltre alla formazione delle competenze mediche, il corso propone l’acquisizione delle conoscenze utili per la concreta applicazione delle nuove tecnologie in ambito sanitario, nello specifico per l’impiego dell’Intelligenza artificiale e della Bio-informatica, in modo da sviluppare in Calabria la medicina di precisione, la telemedicina, la chirurgia robotica e la medicina personalizzata. Si tratta di un grande passo in avanti, certificato dal conseguimento del doppio titolo (laurea magistrale in Medicina e Chirurgia e laurea triennale in Ingegneria Informatica, curriculum bio-informatico).

È un’ottima notizia, dunque, che ci tenevo a mettere in evidenza: sia perché rappresenta un superamento dei campanilismi nell’interesse collettivo; sia, soprattutto, perché questo percorso di studi riguarda la formazione sul territorio di nuovi medici, dunque l’investimento nella conoscenza senza bisogno di studiare fuori. Peraltro, il corso universitario può consentire, nel medio-lungo periodo, di frenare l’emigrazione sanitaria dalla Calabria.

Complimenti ai rettori e ai docenti dei due atenei. Da parte mia, continuerò ad impegnarmi perché la formazione dei professionisti della sanità, intanto dei medici, sia sempre più moderna e migliore nella nostra regione.

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