STOP a nuovi inceneritori


Lo stralcio dal decreto Concorrenza delle norme che avrebbero agevolato l’iter autorizzativo di nuovi inceneritori è una nostra vittoria ma anche un atto dovuto, perché questa tipologia di impianti non è la priorità né per le esigenze impiantistiche del Paese né per l’Europa. Non a caso l’Ue mette l’incenerimento in coda alla gerarchia dei rifiuti insieme alle discariche e ne vieta il sostegno finanziario in applicazione del principio DNSH ‘non fare danni significativi’ all’ambiente e alla salute. Abbiamo appena stanziato 2,6 miliardi per realizzare impianti legati al riciclo e quindi al recupero di materia prima seconda e dobbiamo continuare a lavorare per ridurre la produzione di rifiuti anche attraverso incentivi al riutilizzo e alla riparazione, tutte pratiche che tra l’altro producono molti più posti di lavoro degli impianti di incenerimento. Nei giorni della Cop 26 di Glasgow (Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici), mentre il mondo si adopera per contenere al massimo le emissioni di gas serra, grazie al MoVimento 5 Stelle, abbiamo riportato il nostro paese nei giusti binari dell'economia circolare agendo in coerenza con i principi che animano la nostra visione di transizione ecologica.


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